domenica 19 aprile 2009

18-19-20 Settembre 2006 da Castiglione di Garfagnana (LU) a Le Regine/Abetone (PT)














5-Lago Piatto















4-i Campi di Annibale















3-San Pellegino in Alpe















2-sentiero fra i castagneti















1-Castiglione di Garfagnana



Trekking di tre giorni nato in pratica per caso. Cercando in Internet spunti per escursioni nella zona ad ovest de l'Abetone trovai delle foto di una traversata da San Pellegrino in Alpe (LU) fino al Lago Santo Modenese (MO). Belle foto e nessuna indicazione di percorso. Avendo diverse cartine dei sentieri appenninici l'unica soluzione era dare un'occhiata e l'idea fu immediata e il progetto pronto in pochi minuti.
L'entusiamo degli amici di escursioni fece poi il resto. Qualche telefonata, qualche ricerca di orari di treni e di bus e già a marzo era tutto pronto anche se avevamo deliberato di fare questo bel trekking a Settembre quando tutti e tre saremmo stati liberi.

Lunedi 18 settembre 2006 eccoci arrivare in treno a Castelnuovo Garfagnana. Un po' di turismo nell'attesa del bus e poi l'arrivo a Castiglione di Garfagnana (1) e poi a piedi l'inizio della prima tappa.
Emilio, José Luis ed io a girare per le viuzze del borgo e poi sulla statale verso l'attacco del tracciato. Un sentiero fra i boschi (2) in compagnia di un gattino che aveva deciso di farci da guida fino alle porte di Isola. Da questo borgo lungo una stradina asfaltata fino all'altro paesino da presepe, Valbona, dove iniziava la parte difficile: una traccia nel bosco, molto ripida e poi una mulattiera a tornanti che ci dava un po' più di respiro.
In meno di 3 km di sviluppo il tracciato sale quasi 900 metri di dislivello fino ad arrivare a San Pellegrino in Alpe (3).
Luogo mistico e un po' magico. Grandi visuali e occasioni di riflessione davanti alle mummie di San Pellegrino e San Bianco.
Serata particolare all'Albergo L'Appennino (da Pacetto) dove la titolare ci ha coccolato essendo noi tre gli unici clienti dopo i 26 olandesi della sera prima.
Pioggia notturna e sole mattutino per la seconda parte del tracciato. Arrivati a nord del paese abbiamo trovato il "giro del diavolo" dove un cumulo di pietre segna il passaggio dei pellegrini che valicavano dal Passo delle Radici per cercare le tracce dei due eremiti del Sesto Secolo o per ragiungere la Lucchesia su una variante della Via Francigena.
C'era un rituale da seguire per lasciare la propria pietra, simbolo dei peccati da espiare. Si doveva girare tre volte su se stessi prima di poggiare il sasso sul cumulo.
La leggenda vuole che il diavolo apparve per l'ennesima volta a Pellegrino per tormentarlo come sempre faceva e lo schiaffeggiò così forte da farlo girare tre volte su sé stesso. A differenza delle altre volte però l'eremita, ormai vecchio, si rialzò e, stanco delle angherie subite dal maligno durante la sua vita, lo colpì con un calcio fortissimo facendolo volare sopra la valle, sfondare una montagna (creando così il monte Forato delle Alpi Apuane) e cadere infine nel mar Tirreno.
La leggenda racconta che da allora non si presentò più a mettere alla prova l'eremita.

Lasciato il "giro" abbiamo seguito una carrareccia fino alla Bassa del Saltello e da qui sul monte Romecchio e poi al Colle delle Vacche. Valicate le gobbe gemelle delle Cime di Romecchio sotto una pioggia leggera, poi giù al Passo del Terzino. Di nuovo il sole fino al Colle La Bruciata e Cima dell'Omo.
Belli gli spazi modenesi del Fontanone e dei Campi di Annibale (4) e le visioni del Monte La Nuda a nord del nostro sentiero. Raggiunto poi il Passo della Boccaia fu semplice arrivare al Lago Santo Modenese, posto tappa raggiunto appena prima di un'altra violenta scarica di pioggia.
Serata e notte trascorse nel rifugio Giovo.

Il mattino del terzo giorno invece il sole splendeva sfalvillante e fu la gradita compagnia di tutta la terza tappa.
Belle visioni del maestoso Rondinaio, di Foce a Giovo e del Passo di Annibale. Il Lago Piatto (5) limpidissimo benvenuto al nostro ritorno nella provincia di Pistoia con la successiva discesa del fianco dell'Alpe Tre Potenze. Sotto di noi il Lago Nero e l'alta valle del Sestaione.
Discesa finale verso il sentiero che scorre alto lungo la valle e che termina lungo la Statale a Le Regine.
Bus fino a Pistoia e poi un treno per rientrare a casa scambiandoci le ultime impressioni sui posti visti, le emozioni provate e perché no, anche su ciò che ci era stato proposto nelle cene serali.

Qualche tempo dopo anche la soddisfazione di ricevere i complimenti degli altri soci del CAI di Pistoia che avevano letto sul periodico della nostra sezione il resoconto pubblicato dei tre giorni di trekking.

Nessun commento:

Posta un commento

Lettori fissi